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Il cane lupo cecoslovacco

Storia di una meravigliosa simbiosi con il Lupo da comprendere e amare

Daniela Ciotti

Capitolo 1

COME È NATO IL CANE LUPO CECOSLOVACCO L'ACCOPPIAMENTO DEL LUPO CON IL CANE

La preparazione ed il corso dell'esperimento

Le informazioni conosciute sugli ibridi riguardano solo gli esemplari facenti parte della prima generazione.

Buona parte degli studi comportamentali condotti su di essi riveleranno una maggiore aggressività rispetto ai lupi stessi.

Il metodo utilizzato in questi esperimenti è stato discusso da diversi zoologi, che hanno basato la propria teoria su esperienze effettuate con lupi detenuti negli zoo.

Questo approccio è sicuramente discutibile.

Lo scopo dell'esperimento, che rimane comunque un riferimento per la zoologia moderna, era il conoscere in modo più approfondito possibile il lupo.

Oggetto dello studio, in modo puntuale, fu il quantificare il livello di fertilità degli ibridi con il cane, valutare la biometria (disciplina che studia i fenomeni

biologici secondo statistici e matematici per formulare valutazioni quantitative specialmente nel campo della genetica delle popolazioni) del lupo e dei suoi ibridi e definire gli aspetti che influenzano la dominanza o recessività delle caratteristiche proprie del lupo.

Nel corso degli esperimenti si è anche indagato sull'attività naturale del lupo, degli ibridi e del cane, cercando di evidenziare i punti in cui l'apprendimento avveniva con modalità simili.

Il progetto di ibridazione, dopo essere stato studiato nei particolari tecnici e teorici, è stato messo in atto con un controllo assai rigido di tutte le condizioni esterne che sono state pianificate in modo da fornire una reale parità.

Per questo si è reso necessario condurre l'esperienza con una metodologia simile a quella che potrebbe essere utilizzata all'interno di un laboratorio per un esperimento chimico.

Nella fattispecie, una femmina lupo di un anno venne condotta all'allevamento Poharaniènì Strà a Libìjovice, nei pressi di Vodòany, dal Signor Ha'jek.

Inserito in un recinto dotato di cuccia l'esemplare venne nutrito con mangime cotto per cani contenente il 50% di carni e derivati, il 40% di prodotti vegetali, il 5% di verdure, il 3% di sostanze minerali e l'1% di lievito e sale.

Oltre a 4 litri di questa poltiglia venne fornito anche ½ kg. di carne cruda al giorno.

Per l'accoppiamento vennero scelti due esemplari di Cane Pastore Tedesco, che soddisfacevano appieno le condizioni necessarie alla realizzazione di un buon allevamento.

Il primo cane risultava essere tranquillo, ubbidiente ed addestrato, mentre il secondo maggiormente aggressivo, meno ubbidiente ma anch'esso addestrato.

Entrambi, comunque, erano dotati di una colorazione tendente al grigio ed avevano già trasmesso, all'allevamento del quale facevano parte, le migliori caratteristiche.

Riguardo al primo calore, registrato nell'anno 1957, non fu possibile conoscerne l'esatta durata perché la lupa si oppose all'accoppiamento nascondendosi.

L'anno dopo, però, nel 1958, attraverso un maggior controllo dell'animale l'inizio del calore fu datato 15 marzo.

Fino al 12° giorno, non si osservarono cambiamenti rispetto all'atteggiamento dell'anno prima.

Poi, repentina, la svolta.

La lupa cambiò comportamento verso il cane nel recinto di fianco.
Si strofinò contro la rete metallica e lo annusò.
Il 13° giorno di calore il cane venne introdotto nel recinto della lupa.

Quest'ultima, anche nel caso in oggetto, rimase nei pressi della cuccia e non appena il cane si avvicinò, lo aggredì morsicandolo sul collo.

Il cane fuggì verso la porta del recinto, ma la lupa rispose con un nuovo attacco più efferato che finì con il ferimento, in modo discretamente grave, del Cane Pastore Tedesco.

Il giorno dopo, all'interno della gabbia, venne introdotto l'altro Cane Pastore Tedesco, caratterizzato da una maggiore aggressività.

Il comportamento della femmina di lupo rimase uguale a quello del giorno prima.

Questa volta, però, il secondo cane rispose con una energica e ritualizzata difesa. Prese la lupa per il collo e la scrollò più volte.

Il comportamento della lupa a quel punto mutò radicalmente, permettendo l'inizio del rituale di

corteggiamento al quale seguì un accoppiamento della durata di circa due minuti, dopo il quale la lupa cercò di allontanarsi protestando e morsicando le zampe del cane al punto che, appena tre minuti dopo, i due esemplari si staccarono.

In seguito, la lupa rispose agli avvicinamenti con un atteggiamento accondiscendente, al quale, dopo circa quattro ore, seguì un nuovo accoppiamento, che appena concluso ripresentò la stessa situazione della prima volta.

L'accoppiamento avvenne con queste modalità ogni due giorni fino al 20° giorno del calore, dopo il quale, la lupa rifiutò definitivamente il cane che, peraltro, perse interesse verso l'accoppiamento.

Fino al 50° giorno dopo il primo accoppiamento la gravidanza non fu evidente, anche se dal 32° giorno la lupa iniziò a mangiare circa il 15-20% in più rispetto ai giorni precedenti.

Il 53° giorno la lupa, rispetto all'istinto manifesto in cattività, iniziò a scavare una tana sotto la cuccia, senza risultati apprezzabili a causa della rete metallica frapposta tra la cuccia ed il terreno.

Il 61° giorno dopo il primo accoppiamento avvenne il parto, anche se a causa della forte aggressività palesata dalla lupa, per poter osservare i cuccioli si dovette attendere il loro 10° giorno di vita.

I nativi furono 5, con peso di 90 g. inferiore rispetto ad un normale cucciolo di Cane Pastore Tedesco.

Dal 25° giorno iniziarono a guardare fuori dalla cuccia mentre il 29° giorno ne uscirono per la prima volta.

All'arrivo degli esseri umani reagirono con una fulminea fuga all'interno della cuccia.

In questo comportamento fu possibile osservare il manifestarsi della diffidenza istintiva nei confronti di soggetti sconosciuti.

Quando uno degli osservatori dell'esperimento si avvicinò alla cuccia, la lupa si posizionò tra lui ed i cuccioli mostrando i denti con fare minaccioso.

Intorno al 30° giorno il nutrimento dei cuccioli avvenne, oltre che per mero allattamento, anche mediante il cibo rigurgitato dallo stomaco della lupa.

Successivamente i cuccioli cominciarono a mangiare i pezzi di carne lanciati davanti alla cuccia rimanendo sempre vicino alla madre, che per essi come per gli umani rappresenta un punto fermo di riferimento e di difesa insostituibile.

Da un'attenta osservazione della vita dei cuccioli, emerse che la giornata dei piccoli aveva inizio appena dopo l'alba quando uscivano a giocare per 10-12 minuti, in seguito ai quali mangiavano per circa 5-6 minuti.

Dopo il gioco indi-viduale si univa quello educativo effettuato insieme alla madre.

Ancora 15-20 minuti, poi i cuccioli facevano ritorno nella cuccia per il riposo che durava tra i 50-60 minuti, dopodiché mangiavano e di nuovo giocavano per circa 15-20 minuti.

Questo ritmo, in cui la ciclicità degli eventi era fissa, rimase invariato fino all'imbrunire.

Con la crescita il periodo di gioco, come quello del sonno, andò aumentando.

Solitamente nei momenti di gioco i cuccioli preferivano giocare a coppie,

anche se si univano altri esemplari alle liti più intense.

Fu comunque interessante notare che di solito i cuccioli tendevano ad aiutare l'esemplare più forte rispetto a quello in difficoltà.

In questi atteggiamenti iniziò a radicarsi la gerarchia di base del branco.

Nei soggetti dominanti la caratteristica che si sviluppò di più fu l'aggressività, oggetto di dominio sugli altri.

Alla quinta settimana d'età, in base a criteri già definiti nell'ambito di studi precedenti, fu possibile

riconoscere quale posizione assunse all'interno del branco ogni esemplare.

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Il cane lupo cecoslovacco

Storia di una meravigliosa simbiosi con il Lupo da comprendere e amare

Daniela Ciotti

il cane lupo cecoslovacco
Leggi l'anteprima

Per chiunque voglia approcciarsi a questa speciale razza canina questo libro è una guida fondamentale: affronta dapprima le caratteristiche del lupo, il suo comportamento e le modalità di ambientamento in natura. Ne traccia la storia circa i primi incroci tra il lupo e il pastore, fino a giungere alla nascita e al riconoscimento ufficiale della razza del cane lupo cecoslovacco.

"Una donna, Daniela, che ha fatto della sua passione per gli animali la missione di una vita. Il racconto del mistero che lega la psiche umana a quella dei suoi adorati lupi assume in questa narrazione toni così toccanti da divenire fiabeschi.
Una lettura coinvolgente, dopo la quale il vostro sguardo nel cogliere ogni sfumatura comportamentale di questi meravigliosi esemplari non sarà più lo stesso."

In questo libro, tra l'altro troverete:

• Nascita e storia di una meravigliosa ibridazione
• il suo antenato il Lupo
• l'alimentazione
• lo standard - l'addestramento - le esposizioni - la cinofilia ufficiale
• le vaccinazioni - le malattie - la displasia
• risposte alle domande più ricorrenti
• il proprietario ideale
• racconti ed esperienze vissute


L'autrice

ciotti

Daniela Ciotti classe 1966 Torinese dalla nascita, ma legata alla Romagna terra solare, regione in cui è nato e cresciuto suo papà e dove attualmente vive.
Creatrice e fondatrice del Centro Allevamento Cosmo Daniel Elite, riconosciuto ENCI – FCI dal 1993, da 20 anni si occupa della selezione caratteriale, morfologica e studio della comunicazione non verbale, del Cane Lupo Cecoslovacco, all’interno del suo Branco.
Attualmente condivide la sua vita, con 11 esemplari, 6 maschi e 5 femmine di età diverse.
Autrice e Scrittrice di due Best Seller sul Cane Lupo Cecoslovacco, “Storia di una meravigliosa ibridazione con il suo antenato il Lupo" (2005) e "Storia di una meravigliosa simbiosi con il Lupo da comprendere e amare" (2012).
Considerata la Specialista del Cane Lupo Cecoslovacco, organizza corsi per: comprendere, osservare, toccare con mano, chi è veramente questo meraviglioso esemplare
Ha tenuto e organizzato, seminari in tutta Italia, anche al fianco di personaggi illustri come: lo scienziato, biologo, ecologo Pierre Jouventin autori di "Cuore di Lupa", il Dottor Gilbert Douville membro riconosciuto della Rosebud Sioux Tribe, Jan Fennell autrice di "The Dog Listener" che ha tenuto conferenze e seminari in ventisei paesi nel mondo.
Alcuni suoi cani sono stati protagonisti di spot pubblicitari, tra cui il centenario della lancia, o del film I padroni di Casa con Gianni Morandi.

Il suo sito web


Perché l'abbiamo scelto

Siamo davanti a un saggio di ottima levatura, sviluppato in modo professionale, che fornisce tutte le informazioni necessarie e offre anche curiosità interessanti. Approfondisce con correttezza e dovizia di particolari gli argomenti affrontati, senza risultare pesante. Anche una persona non esperta può approcciarsi a questo scritto, grazie allo stile semplice e diretto.

Sicuramente un testo fondamentale per chi ama i cani: l’autrice, proprietaria di un allevamento che si dedica allo studio della razza, sa rispondere alle domande più comuni, spiegando agli eventuali possessori di lupi come comportarsi nel rapporto con loro.

Si tratta anche di un ottimo esempio di self publishing: un libro curato nell'edizione e ottimamente strutturato, con capitoli ben organizzati e disposti in modo chiaro e funzionale alla comprensione del testo.